La Patata di Santa Maria a Monte è una patata precoce di ottima qualità dell’area pisana.
Descrizione del prodotto
Chiamata anche la Tosca, la patata del territorio comunale di Santa Maria a Monte, zona tradizionalmente idonea alla coltivazione di questo tubero, esprime al meglio i propri caratteri produttivi poiché si adatta in modo ottimale alle locali condizioni pedo-climatiche. La pianta presenta steli poco numerosi, alquanto grossi, di color verde chiaro con infiorescenze piccole a fiori bianchi. Il tubero è di forma ovale allungata di buccia e pasta gialla con occhi superficiali. Questo tipo di patata ha una buona resistenza alla cottura, qualità che la rende ottimale per tutti i tipi di preparazioni culinarie.
Cenni storici
La patata di Santa Maria a Monte è caratteristica nella zona tanto che nei comuni vicini Santa Maria a Monte è storicamente conosciuta e sovente menzionata per la produzione e il commercio di patate; nel commercio locale delle stesse la dicitura di Patata di Santa Maria a Monte assume garanzia di gusto e bontà del prodotto. Ciò contribuisce a riconoscere il prodotto unico, le peculiarità sono conferite dalla particolare zona di coltivazione e dalle tecniche colturali impiegate che derivano dalla secolare esperienza di coltivazione della patata.
Le fonti principali a cui possiamo far riferimento per ricercare l’origine e ricostruire la storia della patata a Santa Maria a Monte sono gli abitanti stessi del comune che narrano di conoscere questo tipo di coltivazione fin da bambini. La coltivazione ha assunto nella seconda metà del secolo scorso grande importanza quantitativa. Come testimoniano i documenti ritrovati nell’archivio storico comunale la patata era considerata prodotto di base dell’economia locale fin dall’epoca dei comuni.
Ricette e tradizioni
La patata di Santa Maria a Monte, adatta per molte preparazioni culinarie, viene omaggiata ogni anno nel mese di agosto con la Sagra della patata fritta, che si svolge nel centro storico del borgo.