L’olivo quercetano è una varietà autoctona delle province di Lucca e Massa Carrara, più precisamente originaria di una località che si chiama Querceta.
Descrizione del prodotto
Il sapore dell’olio di olivo quercetano è fruttato, leggero al palato; l’aroma è deciso. Il colore è verde-giallo intenso e molto brillante.
Le olive, raccolte manualmente, vengono immagazzinate e trasportate al frantoio. Dopo l’estrazione, che ha luogo in frantoi a ciclo tradizionale o continuo, l’olio viene conservato in recipienti di acciaio o di marmo e quindi imbottigliato. Si produce sia per l’autoconsumo che per la vendita.
Cenni storici
Non è chiaro come questa pianta sia stata introdotta per la prima volta nel territorio. Forse gli Etruschi, che già ne facevano vasto uso. Ma non è da escludere neanche una evoluzione da piante selvatiche, in passato documentate sulla Ceragiola, sul monte di Solajo e sulle colline pietrasantine.
Nell’anno Mille pisani e lucchesi si affrontarono in una terribile battaglia proprio nella piana di Querceta, per contendersi lo sfruttamento degli oliveti locali. L’olio della Versilia infatti serviva ai pisani come merce di scambio per i loro commerci con gli arabi e veniva usato addirittura con il valore di moneta.
Per tutelare la varietà e i saperi tradizionali a essa legati è nato il Presidio dell’olivo quercetano, che ha riunito in un’associazione i produttori che preservano le olivete storiche e che producono olio monovarietale di quercetano. Recentemente è stata costituita anche la Comunità dell’Olivo Quercetano.
Ricette e tradizioni
La tipicità del prodotto, che ha una tradizione millenaria, è legata al sistema di estrazione e alla particolarità della cultivar. Difatti viene ottenuto esclusivamente dalla cultivar quercetano (quindi è monovarietale). Il sapore e l’aroma sono tipici e ricordano il frutto. Per il suo particolare sapore pizzichino e pungente quest’olio è molto adatto al consumo a crudo, come condimento per la bruschetta e per il pinzimonio.
Foto di Ristorante Antico Uliveto