Da dicembre sugli scaffali delle librerie è possibile sfogliare il volume “Ricette e salute“, edito da Giunti e validato dalla Regione Toscana: si tratta di un libro che coniuga l’interesse per le tradizioni alimentari toscane con un’attenzione crescente ai valori di salute dei comportamenti alimentari.
Ormai lo sappiamo: le abitudini e l’alimentazione condizionano la qualità e la durata della vita. Per questo, si consiglia di fare scelte giuste anche a tavola, preferendo legumi, verdura e frutta fresca ed eliminando zuccheri e prodotti animali.
L’idea di questo progetto editoriale, promosso e coordinato dall’Agenzia regionale di sanità – con la collaborazione dei settori Sanità, Agricoltura, Turismo e Commercio della Regione Toscana, del Consorzio degli istituti professionali associati toscani (CIPAT) e su mandato della Presidenza della Regione – nasce dalla volontà dell’ARS di proporsi come ente pubblico garante di informazioni affidabili e accreditate sulle ricette toscane della tradizione e sulle loro proprietà salutistiche, elaborate con criteri trasparenti e condivisi, senza conflitti di interesse.
Da anni, i toscani e gli italiani in genere occupano posizioni di vertice nella classifica mondiale per aspettativa di vita: nell’immaginario collettivo ciò deriva da un suggestivo mix di eccellenze mediterranee enogastronomiche, naturale bellezza e cultura diffusa, che non a caso fa dei nostri territori una meta ambita del “buon vivere”.
Il volume “Ricette e salute” parte dalle ricette della regione, per poi dare spazio a nutrizionisti ed esperti toscani di enogastronomia a “dire la loro” per individuare i piatti della tradizione dei territori toscani, il loro valore nutrizionale e l’utilità per la prevenzione delle malattie, anche alla luce delle raccomandazioni della Piramide Alimentare Toscana.
Il libro è arricchito con note di storia locale dell’alimentazione, con fotografie di piatti, prodotti e territori, oltre che con un ricco glossario che include i prodotti agro-alimentari e le preparazioni di base, i prodotti toscani DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), che ne contraddistinguono la qualità, la provenienza e la tipicità.