Giovedì 7 maggio alle 17 si è svolto l’appuntamento “live” con la seconda puntata di “#RET: Storie di Resilienza Enogastronomica Toscana”, il web talk show ideato dalla Regione Toscana e realizzato insieme a Tinto (Nicola Prudente) autore e conduttore di “Decanter” Rai Radio2 con il supporto di Fondazione Sistema Toscana e Flod. L’originale format mette al centro racconti di buone pratiche che i Consorzi del food and wine toscani stanno ideando in questa fase così delicata.
I protagonisti della seconda puntata di #RET:
Eleonora Ciardi, responsabile aziendale della Fattoria Casalbosco, interverrà per il Consorzio tutela Chianti DOCG. Oltre ad implementare la consegna a domicilio l’azienda si è attivata ideando una bottiglia dai colori arcobaleno che potesse dare speranza in questo momento di difficoltà globale. Per ogni bottiglia sono stati donati 2 euro a cui si aggiungerà l’integrazione della famiglia Becagli. L’obiettivo è quello di acquistare un videolaringoscopio per intubazione completo di accessori per l’Ospedale San Jacopo di Pistoia.
Francesca Frediani dell’azienda Varramista rappresenta il Consorzio tutela vini Terre di Pisa DOC. Parla dell’amore per un lavoro che da sempre va di pari passo con le fasi della natura e che anche ora deve proseguire, in vigna e in cantina, mettendo da parte i timori per il futuro incerto. Nel frattempo i siti web sono stati aggiornati e hanno preso il via progetti di e-commerce, sempre con il desiderio di ripartire per tornare ad avere visitatori nelle cantine, luoghi meravigliosi che raccontano vita e aspirazioni di chi ci lavora.
Francesco Mazzei presidente del Consorzio tutela Vini Maremma Toscana DOC, illustra le varie attività promozionali messe in campo dal Consorzio per superare la difficile situazione, con un’attenzione particolare al Vermentino e al ruolo dell’e-commerce. Parla poi della Maremma, un territorio ricco di opportunità per il futuro grazie alle sue bellezze paesaggistiche e alle eccellenze enogastronomiche.
Gionni Pruneti, presidente del Consorzio tutela Olio DOP Chianti Classico racconta di come gli olivicoltori di un territorio vocato come quello del Chianti Classico, non si siano mai fermati, perché gli olivi e la terra hanno proseguito il loro corso, con i propri tempi guardando al futuro. Proprio riguardo alla tematica del domani, sono state piantate in zona nuove olivete e altre lo saranno a breve. Il lavoro ora prosegue seguendo la crescita di queste piante che domani arricchiranno le tavole con Olio DOP Chianti Classico.
Roberto Pardini, direttore del Consorzio tutela Pane Toscano DOP, spiega come viene gestito il cambio delle abitudini di consumo del prodotto. In questa fase, infatti, i clienti preferiscono il pane confezionato a quello sfuso. Sono allo studio nuovi packaging di alta qualità con meno polimeri e più confezioni naturali. Il Consorzio sta poi conducendo una ricerca grazie al cofinanziamento FEASR insieme alle Università di Agraria di Firenze e Pisa, denominata “Pane + Days”, per il prolungamento della vita a scaffale del Pane Toscano DOP, mantenendone inalterato il livello qualitativo e nutrizionale senza uso di additivi