Ricciolina


La Ricciolina è un dolce tipico dell’area del Monte Amiata in Toscana, preparata per occasioni speciali e festività.

Descrizione del prodotto

La ricciolina è un dolce di forma circolare, con spessore di circa 3-4 cm, secco all’esterno e morbido all’interno, con superficie non uniforme, di colore bianco, screziato di marrone scuro. I sapori evidenti sono quelli del cioccolato e delle mandorle.

Si prepara un impasto con farina, latte, margarina, zucchero e lievito. L’impasto viene disposto in uno strato circolare ricoperto con un altro strato di cioccolato e mandorle tritate; il tutto si chiude con un ulteriore strato di pasta. La superficie viene coperta con un velo di chiara d’uovo montata con lo zucchero e decorata con cioccolato. Si cuoce per 20 -25 minuti alla temperatura di 180-190°C.

Cenni storici

La torta ricciolina nasce come rielaborazione di una ricetta descritta da nel famoso libro di Pellegrino Artusi. Siamo agli inizi del Novecento e Abbadia San Salvatore vive una vera e propria rivoluzione “industriale” grazie all’epopea mineraria. In questo contesto, si narra che una pasticcera di nome Beppa, con tre amiche (Dina, Ada e Luigina), abbia creato questo dolce inserendo all’interno la cioccolata e le mandorle e soprattutto “inventando” la guarnizione a base di meringa a forma di ricciolo decorata con cioccolato. In effetti tale guarnizione serviva per “non sprecare” le chiare d’uovo inutilizzate per la pasta frolla, in un tempo in cui la parsimonia era la parola d’ordine e nulla doveva andare buttato.

Ricette e tradizioni

La ricciolina viene prodotta regolarmente durante l’anno, con dei picchi di produzione durante il periodo delle feste natalizie e pasquali. La ricciolina si abbina magnificamente al più tipico dei vini da dessert toscani, il Vin Santo.



Tipologia prodotto
Pat
Categoria
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria
Zona di produzione

Il prodotto è tipico dell’area del Monte Amiata, in particolare di Abbadia San Salvatore.