I fichi secchi di Carmignano rientrano tra i prodotti tipici della Toscana: si tratta di una coltura di nicchia e limitata, che utilizza metodologie non invasive e in pieno rispetto della tradizione.
Descrizione del prodotto
Il fico di Carmignano fa parte di una coltura limitata, rara in Italia ed unica in Toscana, che utilizza metodologie tradizionali che rispettano la storia e l’ambiente.
Esistono molte varietà di fico (il Verdino, il fico di San Piero, il Brogiotto Nero, il Corbo, o le rare Perticone, Pécciolo e Rossellino) ma il miglior tipo per questa produzione è il Dottato, una varietà dal frutto bianco che rappresenta circa il 90% dei fichi coltivati a Carmignano.
Alla fine dell’estate (dalla metà di agosto fino alla fine di settembre), i fichi vengono raccolti e divisi in due parti in modo da formare un otto, poi messi su delle stuoie di canne per essere essiccati. Raggiunta la completa essiccazione, vengono sovrapposti a due a due per formare le “picce” e sistemati, previa aggiunta di alcuni semi di anice in mezzo ad ogni fico, nella confezione definitiva.
Il fico secco di Carmignano viene messo in commercio a partire dalla terza domenica di ottobre, ovvero per la manifestazione “Benvenuto Fico Secco”.
I prodotti realizzati dai soci dell’Associazione Produttori Fichi Secchi di Carmignano sono anche Presidio Slow Food.
Cenni storici
Il fico, per millenni alla base dell’alimentazione nel bacino del Mediterraneo, veniva utilizzato come cibo di riserva; l’ingombro ridotto, l’alto valore energetico costituivano un’ottima alternativa ai pasti.
Fin dal lontano passato, nelle campagne toscane la coltura del fico ha avuto da sempre una connotazione tipicamente familiare. Tuttavia, in alcune aree dell’area pratese, questa antica pianta è stata ed è tuttora coltivata in modo piuttosto intenso, spesso abbinata ad altre produzioni, come l’olivo e la vite.
Ricette e tradizioni
I fichi di Carmignano possono essere consumati come antipasto, accompagnando la saporita mortadella di Prato IGP [1] e il paté di fegato, oppure si gustano, più tradizionalmente, come dolce di chiusura, con vinsanto e noci.
Alcuni chef e ristoranti locali li utilizzano come ingredienti in ricette originali e moderne, accompagnandoli al lardo di Colonnata IGP [2]e alla ricottina di latte crudo della montagna pistoiese [3].
Ai fichi secchi di Carmignano viene dedicata la manifestazione Benvenuto Fico Secco, che si svolge la terza domenica del mese di ottobre a Carmignano.
La zona di produzione dei fichi comprende i comuni di Carmignano e Poggio a Caiano (in provincia di Prato).
ASSOCIAZIONE PRODUTTORI FICHI SECCHI DI CARMIGNANO
Piazza G. Matteotti, 1
59015 Carmignano (PO)
e-mail: info@fichisecchidicarmignano.it
web: www.fichisecchidicarmignano.it