La ciliegia di Lari è un frutto tipico che nasce nella campagna pisana; grazie al suo sapore dolce e alle sue caratteristiche organolettiche uniche, questa ciliegia è amata e conosciuta in tutta la Toscana ed è la protagonista di una grande festa che si svolge ogni anno a Lari. Nel 2023 ha ottenuto il riconoscimento IGP.
Descrizione del prodotto
L’Indicazione Geografica Protetta «Ciliegia di Lari», designa il frutto del ciliegio dolce Prunus avium L., famiglia delle Rosaceae, di una ampia gamma varietale, con polpa da poco consistente fino ad una polpa consistente e croccante, con buccia lucente di colore dal rosso brillante al rosso scuro, e presenza di diverse varietà locali che arricchiscono l’offerta e la caratterizzano ulteriormente, di seguito indicate:
Adriana, Big star, Bigarreau Moreau, Bigarreau Burlat, Bigarreau Napoleon, Black star, Celeste, Durone di Vignola, Early bigi, Early Korvik, Early star, Folfer, Ferrovia, Giorgia, Grace star, Isabella, Kordia, Kossara, Lala star, Lapins, Lory strong, New star, Prime Giant, Regina, Rita, Rocket, Sabrina, Samba, Sandra, Sylvia, SMS 280, Stella, Summer charm, Sunburst, Sweet Early, Sweet Heart, Van, Vera, Frisco, Royal Helen, Red Pacific, Nimba, Marysa, Durone giallo, Bella di Pistoia and Durone nero I.
Cultivar autoctone e tradizionali: Crognolo, Cuore, Del Paretaio, Di Giardino, Di Nello, Di Guglielmo, Gambolungo, Marchiana, Morella, Papalina, Orlando, Precoce di Cevoli, Siso, Usigliano.
Cenni storici
La ciliegia di Lari IGP vanta una storia molto antica. Alcuni documenti testimoniano la presenza di tale frutto già a partire dal Cinquecento. Nella zona, ricca di fichi, noci, castagne e nocciole, fanno capolino quindi le prime piante da frutto di ciliegia. Nel Settecento e nell’Ottocento, la ciliegia di Lari, apprezzata dai grossisti e dai consumatori sia per la sua bontà, sia per la precocità, veniva venduta fresca al mercato anche delle principali città limitrofe (da Livorno fino a Firenze), aumentando il reddito degli agricoltori.
Nel Novecento, dopo un periodo di “crisi” del prodotto, i paesani di Lari si attivarono per indire una sagra annuale che ebbe inizio nel 1957: la “Festa delle ciliegie”, un evento che ancora oggi attrae numerosi visitatori.
Purtroppo in questo circondario, a partire dall’ultimo quarto del Novecento, l’agricoltura, per motivi economici, ambientali e culturali, ha subito un progressivo declino al quale non si è sottratta neppure la frutticoltura.
Ricette e tradizioni
La ciliegia di Lari IGP è ottima consumata così com’è come frutta fresca. Solo una piccola percentuale di ciliegie è destinata alla trasformazione e ciò avviene prevalentemente all’interno delle dinamiche casalinghe. Alcune varietà infatti, caratterizzate da un elevato tenore zuccherino della polpa e da una buccia molto sottile, sono adatte anche per fare conserve e confetture.
Come già accennato nella sezione precedente, ogni anno a giugno a Lari si tiene la Sagra delle Ciliegie, un evento che fa parte della tradizione e dell’identità locale.