La bottarga di Orbetello è preparata con uova di muggine che vengono salate ed essiccate per due settimane.
Descrizione del prodotto
La bottarga di cefalo di Orbetello (o bottarga di muggine) ha consistenza compatta, forma rettangolare, colore ambrato e odore pungente. Viene confezionata sotto vuoto in pezzature che variano dai 150 ai 400 gr.
La Bottarga viene prodotta con le uova delle femmine di Mugil cephalus, o cefalo, ed è questa l’unica specie dotata di un involucro per le uova abbastanza resistente allo sfregamento con il sale. Le sacche ovariche delle femmine di muggine vengono asportate con molta delicatezza per non romperle, lavate con acqua, trattate con il sale marino, essiccate in ambienti appositi ed infine confezionate sottovuoto. Per la preparazione e stagionatura occorrono due settimane, un tempo più breve rispetto ad altre bottarghe che gli permette di essere più morbida. Si produce da agosto a ottobre. I pesci, dalle cui uova si prepara la bottarga, sono i mugiliformi ed il cefalo, pesci che prediligono il litorale basso e ricco di vegetazione e che talvolta risalgono i fiumi perché tollerano variazioni di salinità dell’acqua. Si trovano spesso in piccoli branchi vicino alla superficie dell’acqua e sono facilmente visibili. Sono pesci onnivori che raspano dal fondo e dalle rocce, scavano nei fondi molli o brucano le particelle sospese nell’acqua.
Cenni storici
Sono stati i fenici per primi a salare e stagionare le sacche cariche di uova dei muggini. Gli arabi, con il nome battarikh (uova di pesce salate), diffusero il prodotto in tutto il Mediterraneo. La bottarga viene prodotta nella laguna di Orbetello da 600 anni.
Già nel periodo dei Comuni si hanno tracce di “buttagre” utilizzate come ricompensa dei diritto di sfruttamento delle acque.
Ricette e tradizioni
La bottarga viene servita per lo più come antipasto, tagliata a fettine sottili, condita con succo di limone e abbinata al vino bianco Ansonica. Si usa anche macinata per condire primi piatti.