Antica convivialità e arte dell’accoglienza alle radici della cultura mediterranea. I ristoranti e le botteghe di Vetrina Toscana saranno protagonisti delle Notti dell’Archeologia con un ricco programma di eventi a base di degustazioni e cene. La professionalità degli chef permetterà di ricostruire e attualizzare le antiche ricette etrusche e romane.
Dopo il successo dello scorso anno torna Archeo Street Food. Un percorso itinerante nel centro storico di Cortona con degustazioni di ricette etrusche: l’antenato del famoso: cibo di strada. Sempre a Cortona nei ristoranti di Vetrina, sarà possibile degustare singoli piatti o più portate, ma sempre di matrice “Archeo”. Per ogni consumazione il cliente riceverà un timbro e al raggiungimento di almeno tre timbri avrà un ingresso scontato al MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona). L’archeo trekking sarà la novità di quest’anno: percorsi di trekking in itinerari archeologici (i tumuli del sodo, la villa imperiale di Ossaia e i reperti dell’abbazia di Farneta) abbinati a ristoratori e produttori locali.
Anche nel Parco Regionale della Maremma ad Alberese e a Baratti ci saranno cene a menù Etrusco. Ad Orbetello, invece, dove nel pomeriggio di sabato 27 luglio si terrà la conferenza: “Itticoltura da cerimoniale religioso a pratica economica”, la sera verrà preparato un menù a tema dove il protagonista sarà il Pesce “Dimenticato”.
A Camaiore si parlerà de: “L’arte del cibo tra Roma ed Egitto” e sulla base di ricette storiche romane ed egizie e con l’uso di spezie e altri prodotti utilizzati anche a livello locale, dall’età romana in poi, si possono gustare appetitosi manicaretti della gastronomia mediterranea.
“Abbiamo trovato il modo per unire all’interno un programma di eccellenza tutti gli aspetti che caratterizzano il patrimonio ereditato da questa terra – ha detto l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti -. E in questa edizione abbiamo voluto aggiungere il valore di una esperienza come Vetrina Toscana per sottolineare il legame tra forme culturali diverse”.