E’ stato il pesce dimenticato il protagonista della giornata del World Camp: 4 giorni di laboratori sul cibo, attività in cucina, incontri con esperti e professionisti della ristorazione per farsi venire un’idea di cambiamento.
Nella sede di Dynamo Camp (a Limestre, sull’appennino pistoiese) lo Chef di Vetrina Toscana Maurizio Marsili di Locanda Vigna Ilaria ha tenuto un laboratorio di cucina sul pesce Dimenticato per imparare a sfruttare al meglio questo fantastico ingrediente, con una particolare attenzione al rispetto del prodotto, alla sostenibilità dell’ambiente e all’abolizione degli sprechi.
Un gruppo di circa 40 ragazzi provenienti da varie parti d’Italia ha seguito con molto interesse la lezione e “testato” il risultato con un pranzo completo a base di pesce del Mar Tirreno e “scarti” di verdure.
World Camp è un’iniziativa promossa dalla Fondazione Il Cuore si scioglie onlus che da tempo ha avviato una riflessione intorno agli sprechi alimentari nella grande distribuzione e nella società in generale, chiamando i giovani ad attivarsi per individuare soluzioni possibili (rientra in questo stesso filone di attività anche Food Waste Reduction – www.foodwastereduction.eu).
World Camp 2014 è organizzato in collaborazione con Dynamo Academy, l’impresa sociale che contribuisce alla sostenibilità economica di Dynamo Camp.
Il Pesce Dimenticato è un progetto presentato da Unioncamere Toscana con la collaborazione di Lega Pesca e rientra negli interventi FEP2007 – 2013 Asse 3, Misura 3.4 finanziati dalla Comunità Europea e dalla Regione Toscana.
La campagna, ormai giunta al terzo anno, mira a promuovere l’utilizzo di queste specie che hanno meno appetibilità sul mercato perché poco conosciute, ma che portano notevoli vantaggi da un punto di vista economico perché l’ampia disponibilità permette di avere prezzi più bassi (prezzo medio al kg 8 €), della salute perché mangiare questo tipo di pesce consente di diversificare l’apporto adeguato di acidi grassi omega 3 e omega 6 e dell’ ambiente.
Lo scopo finale del progetto è quello di poter portare sulle tavole con maggiore frequenza, anche in un momento di crisi, un prodotto sano, fresco e a un prezzo concorrenziale, perché tutti hanno il diritto di mangiare bene.